Il pane agricolo è protagonista del progetto sociale per il territorio “Agro per Agro”. È il bene prodotto da una piccola comunità di Cremona, all’insegna di un’economia circolare e dell’integrazione di persone con disabilità.  Gli ingredienti: una filiera corta e sostenibile di grano biologico, la farina macinata a pietra e la riscoperta di sapori antichi e genuini. L’iniziativa della Cooperativa Agricola e Sociale Cascina Marasco di Cremona nasce grazie al contributo di Agropolis onlus, Fondazione Cariplo, Fondazione Comunitaria, Cassa Padana e Ocrim.

Economia Circolare E Integrazione Sociale

Agro per Agro” è un piccolo progetto dal cuore grande. Porta con sé valori di inclusione sociale, di sostenibilità ambientale, di antiche tradizioni contadine, di aiuto reciproco e di benessere per la comunità. Siamo a Cremona, nella sede della Cooperativa Agricola e Sociale Cascina Marasco della onlus Agropolis, istituita per promuovere azioni di sostegno a favore delle persone con disabilità e delle relative famiglie.  L’idea di produrre pane agricolo nasce, quasi per caso, confrontandosi sulle nuove iniziative da sviluppare per il territorio. Le risorse a disposizione sono il grano biologico, coltivato nei campi della Cascina Marasco e in quello di aziende agricole vicine per un totale di circa 32 ettari, ed il mulino a pietra donato da Ocrim con il quale è possibile realizzare una filiera corta, riscoprire la qualità e gli antichi sapori di una farina macinata a pietra e coinvolgere nel lavoro gli amici con disabilità. Il progetto prende forma, grazie al coinvolgimento anche di Davide Maffezzoni, esperto panificatore, che decide di lasciare la propria attività ben avviata per produrre il pane di Agro e sentirsi “realizzato”. I finanziamenti non tardano ad arrivare grazie alla generosità di Fondazione Cariplo, Fondazione Comunitaria e Cassa Padana. Sono già iniziati i lavori di restauro nell’ex-casello, un edificio agricolo di fine ’800 nella Cascina Marasco. A settembre sarà tutto pronto e i cremonesi potranno gustare il buon pane e i prodotti da forno di “Agro per Agro”. Lo annuncia in conferenza stampa Tomaso Tavella, presidente della cooperativa Cascina Marasco, che ha ricordato come alla base di questo “piccolo grande progetto – piccolo per i numeri, ma grande per i valori” ci sia un unico desiderio: contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio, diffondere la cultura della diversità, il diritto alla bellezza, il valore delle tradizioni.

Non Solo Pane

Il cibo, ed in particolare il pane, è sempre stato un elemento di grande coesione sociale. Ma il progetto “Agro per Agro” va oltre l’aggregazione sociale, svolgendo anche un importante ruolo educativo perché nei laboratori di Cascina Marasco saranno avviati corsi di formazione sull’arte bianca, sui metodi naturali di coltivazione e sulle salutari abitudini alimentari. Chi avrebbe mai detto che da un piccolo gesto di solidarietà di Ocrim, come la donazione del mulino a pietra BioStoneMill, sarebbe nato un progetto di tale spessore. L’Amministratore Delegato di Ocrim, Alberto Antolini, dichiara che l’azienda è orgogliosa di contribuire allo sviluppo di un progetto del territorio che intreccia il sociale con la filiera corta e sostenibile: “Da anni la nostra azienda promuove il concetto di filiera. Per il progetto Agro per Agro abbiamo pensato che il molino a pietra “BioStoneMill” fosse l’ideale per il suo perfetto connubio tra antico sapere e innovazione tecnologica, per la produzione di farine equilibrate, salutari e di ottima qualità”.