In occasione del 42° anniversario del GLA (Gruppo Lavoratori Anziani) di Ocrim vogliamo rendere omaggio a Giovanni Schintu, fondatore dell’Associazione e collega indimenticabile. Ha affiancato Guido Grassi nella fase di industrializzazione dell’azienda e per 40 anni si è speso con grande impegno, dimostrando rare capacità organizzative  e relazionali.

Giovanni Schintu era avviato verso un’invidiabile carriera in Alfa Romeo quando Guido Grassi lo volle conoscere e, intuendone le potenzialità manageriali, fece di tutto per portarlo in Ocrim. Nato nel 1919, a 16 anni si diploma congegnatore meccanico  e viene assunto dall’Alfa Romeo di Milano. Qui ha l’opportunità di frequentare la prestigiosa scuola di formazione interna e apprendere le più innovative strategie di organizzazione aziendale. Nel 1938 parte per il servizio di leva nella Regia Marina Militare e lo scoppio del secondo conflitto mondiale lo vedrà operativo sino al 1943. A quel tempo l’Alfa Romeo costruiva anche motori per aerei e mezzi bellici e riuscì a richiamarlo in servizio imponendone il congedo.  In pochi mesi Giovanni conclude gli studi serali e viene eletto nel Consiglio di Amministrazione della Società quale rappresentante degli oltre diciassettemila dipendenti. Sarà anche fra gli organizzatori del movimento di liberazione clandestino interno alla fabbrica. Nel frattempo convola a nozze con Stella Bonzanini (1944) e dalla loro unione nasceranno Alberto (1946) e Franco (1949).

Nel 1946 lascia la sua Alfa, a cui resterà affettivamente legato per tutta la vita, e si lancia nell’ avventura dell’industrializzazione di Ocrim, mettendo in pratica modelli organizzativi decisamente all’avanguardia. Guido Grassi aveva visto bene. Ben presto le capacità di Schintu si rivelano decisive nella riorganizzazione degli uffici e nella  programmazione di lavori, costi, tempi e metodi, collaudo, magazzini, fonderia ed officina. Nel 1959 si occupa anche dell’Ufficio Acquisti e viene promosso dirigente con la responsabilità di gestione di tutte le attività produttive dello stabilimento, dimostrando doti equiparabili a quelle di un abile direttore d’orchestra.  Aveva una capacità innata in quello che oggi si definisce change management, sapeva affrontare e governare le trasformazioni economiche, sociali, tecnologiche e normative con un efficace approccio metodologico. Il legame con Guido Grassi e Giuseppe Spinelli rimase sempre saldo e produttivo, fu un collaboratore preparato e instancabile, un galantuomo d’altri tempi, apprezzato e rispettato da tutti. Trovò anche il tempo per promuovere, a livello locale e nazionale, il Sindacato dei Dirigenti Industriali.  Nel 1976 va in pensione, ma ritorna più volte in veste di consulente direzionale per sostenere l’azienda nei momenti difficili; l’anno successivo  riceve la meritata onorificenza di Maestro del Lavoro. Lascia la vita terrena nel 2003, andandosene in silenzio, discretamente, proprio come ha vissuto.

Fondatore Del Gla

Nella foto da sinistra: G.Calza (direttore del personale), F.Ginelli, Giovanni Schintu ,G.Ghizzoni presidente Ocrim , Ing Piercarlo Grassi.

Giovanni Schintu diede vita al Gruppo Lavoratori Anziani, nel 1978, di cui sarà il primo Presidente. Un’occasione d’incontro annuale, per gli ex dipendenti Ocrim, per ritrovarsi e parlare del passato ma anche per vivere con orgoglio i traguardi raggiunti dall’azienda alla quale sono sempre legati affettivamente. Proprio oggi ricorre il 42° anniversario dalla fondazione e l’attuale Presidente, Franco Schintu, ha reso noto che, a causa del Covid, i festeggiamenti più conviviali saranno rimandati a data da destinarsi. Vengono invece rispettati gli appuntamenti più istituzionali e stamattina alle h. 9,30 l’appuntamento con tutti i soci è al cimitero di Cremona per la tradizionale visita alla tomba del cav. Guido Grassi, alla stele che ricorda tutti i dipendenti Ocrim defunti e, al cimitero di Cavatigozzi, alla tomba di Fausta Grassi. Seguirà la funzione religiosa nella Chiesa di San Bassano. Un sentito ringraziamento da Ocrim al Presidente Franco Schintu che, nel solco della continuità, mantiene vivo il ricordo di tanti colleghi.