La quarta generazione della famiglia Antolini si prepara a ricevere il testimone per quello che sarà il naturale e graduale avvicendamento alla guida dell’intera organizzazione. Il rito della felpa segna il punto di partenza per l’entrata in azienda della nuova generazione, è il simbolico passaggio, di padre in figlio, di valori e tradizioni aziendali, ma anche espressione di grande fiducia nelle specifiche capacità personali.  

In famiglia si usa così: un passo dopo l’altro, senza fretta e, soprattutto, senza bruciare le tappe. È una regola che vale per tutte le new entry, anche per i giovani Antolini, la quarta generazione che si sta preparando a ricevere un’eredità importante, fatta di operosità, dedizione, ricerca, intuizione. E tanta, tanta passione. C’è un momento ufficiale che decreta “il fischio d’inizio” per entrare in azienda, ed è la “cerimonia della felpa” durante la quale i genitori consegnano ai figli la felpa con il logo OCRIM, la stessa che si indossa quando si scende in campo da protagonisti della partita che si sta giocando. La stessa che contraddistingue ogni giorno il personale della fabbrica. Una sorta di investitura (è proprio il caso di dirlo) che trasferisce il significato più profondo di un’identità aziendale e di valori da fare propri per dare loro continuità. Pochi giorni fa è stato il turno di Matteo, figlio di Sergio Antolini, l’ha ricevuta nel corso della fiera Ipack-ima 2018 che si è appena conclusa, sul suo volto si legge tutta la soddisfazione per l’inizio di quella che si prospetta essere una grande avventura.  La stessa cerimonia ha avuto come protagonisti Annalisa e Andrea, figli di Alberto Antolini, in occasione dell’evento “Grano, farina e…” edizione 2013. Per tutti loro quella felpa è un simbolo che parla di umiltà, rispetto, apertura all’apprendimento e coinvolgimento. Dalla felpa allo scettro, dall’apprendistato alla guida dell’intera organizzazione c’è molta strada da percorrere e, nel frattempo, per respirare il mood delle aziende di famiglia i ragazzi partecipano alle riunioni del consiglio di amministrazione, alla presentazione di nuovi progetti e alla vita di tutti i giorni. Ascoltano, chiedono chiarimenti, prendono appunti e tessono la trama del nuovo team, fatto di buoni rapporti, di confronti e di concreta collaborazione, presupposti indispensabili affinché il ricambio generazionale avvenga all’insegna della continuità e di una crescita costante.  I giovani sono portatori di nuovi stimoli, in loro è innata l’inclinazione all’innovazione perché, come espresse l’economista austriaco Schumpeter (1883-1950) nella sua teoria dell’innovazione, è questa qualità che costituisce il vero motore della crescita.  Ne è testimone la storia imprenditoriale della famiglia Antolini che identifica la chiave del suo successo proprio nella ricerca di strumenti e applicazioni diversi e nella concretizzazione di idee innovative, senza mai perdere di vista il ruolo della tradizione.  Benvenuto Matteo e buon lavoro! Siamo sicuri che tu e i cugini Annalisa e Andrea saprete dare alle aziende la giusta impronta per garantire salute e longevità.