Inaugurati i nuovi impianti industriali dell’azienda ferrarese L’Erba del Persico. Raddoppieranno la capacità produttiva di foraggio d’eccellenza, certificato e tracciato. Grazie agli investimenti del Gruppo BF spa, L’Erba del Persico si candida a diventare uno dei player più importanti del mercato internazionale di foraggio.

Tutto ebbe inizio nel 1985 quando i fratelli Bruni rilevarono una stalla sociale per stoccare l’erba medica. Dopo dieci anni realizzarono il primo impianto di disidratazione e, oggi, il grande salto: infatti, una volta a regime, l’impianto porterà la capacità produttiva a 800 mila quintali/anno, assegnando a L’Erba del Persico un ruolo di rilievo nello scacchiere agro-alimentare nazionale. Siamo nella piccola frazione di Ripapersico, in provincia di Ferrara (Emilia Romagna) dove, nei giorni scorsi, si è tenuta l’inaugurazione dei nuovi impianti industriali dell’azienda che, grazie agli importanti investimenti del Gruppo BF spa, è ora dotata di modernissimi macchinari per la disidratazione dell’erba medica.

La partecipazione del Gruppo BF, in partnership con il Gruppo Saltarelli-Migiani, all’azionariato di L’Erba del Persico ha permesso di disegnare nuove strategie e fissare nuovi obiettivi industriali, come ha dichiarato Federico Vecchioni, Amministratore Delegato di BF spa: “Come azionisti dell’azienda l’Erba del Persico, siamo molto felici di vedere realizzato e pronto a partire questo nuovo impianto produttivo, frutto di investimenti pensati per contribuire a rafforzare il tessuto imprenditoriale agricolo nazionale attraverso un progetto che vede nell’internazionalizzazione un naturale sbocco. BF spa proseguirà come ha sempre fatto, in qualità di primo operatore nazionale nell’agribusiness, a creare, insieme a primarie realtà italiane come in questo caso il Gruppo Saltarelli – Migiani, progettualità che hanno positive ricadute economiche e sociali nei territori dove opera in un momento storico caratterizzato da grandi sfide nazionali e internazionali

L’Erba del Persico dispone ora di nuovi spazi attrezzati con un impianto tecnologicamente avanzato e rispettoso dei più alti standard di sostenibilità ambientale e di sicurezza sul lavoro. Con due lavorazioni integrate raddoppierà l’attuale produzione di 400 quintali/anno:

  • una linea è dedicata alla macinazione e palettatura del foraggio per la produzione di una sorta di farina che viene successivamente compattata per il trasporto;
  • l’altra linea è destinata alla disidratazione dell’erba medica non più macinata, ma direttamente a fibra lunga.

Con la prima linea si lavora un prodotto, conferito dagli agricoltori all’Erba del Persico indipendentemente dalle tempistiche del raccolto, con la seconda linea invece si trasforma un prodotto “fresco” appena raccolto dai terreni gestiti dall’azienda agricola Terre del Persico (2000 ettari di SAU), creando così un prodotto nuovo, a maggior valore aggiunto

All’evento hanno partecipato Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi, Assessore Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Dario Bernardi, Sindaco di Portomaggiore, Enzo Gesmundo Segretario Generale Coldiretti, Paolo Bruni e Tiziano Migiani, Presidente e Amministratore Delegato de L’Erba del Persico, Federico Vecchioni, Amministratore Delegata BF Spa e Mauro Saltarelli Gruppo Saltarelli – Migiani.

L’Erba del Persico diviene così uno dei soggetti nazionali più importanti per standard qualitativi e capacità produttiva nella filiera dell’alimentazione dell’animale creando un collegamento tra i conferitori di erba medica e gli allevamenti mondiali in particolare quelli presenti in Europa, Cina, Paesi Arabi e Corea del Sud.

L’Erba Medica Fa Bene all’Agricoltura

L’erba medica è un prodotto di alto pregio, fondamentale non solo per chi alleva vacche da latte, ma anche per agricoltori senza stalla che devono pianificare le rotazioni agricole.

vantaggi agronomici sono numerosi e molto interessanti. Grazie ai suoi tagli frequenti e alla persistenza per 4-5 anni, riduce drasticamente il numero di infestanti, normalmente presenti in un terreno coltivato a cereali con una significativa riduzione dell’uso di diserbanti, e interrompe i cicli riproduttivi di alcuni insetti dannosi al mais. Oltre all’attività microbica l’erba medica conferisce ai terreni in modo naturale e sostenibile, la giusta quantità d’azoto. Inoltre riduce i fenomeni erosivi superficiali del terreno grazie ad un apparato radicale che si rigenera per più anni creando un reticolo nel suolo che facilita l’infiltrazione di acqua.

L’attività potenziata di L’Erba del Persico favorisce quindi anche gli agricoltori nazionali, con particolare attenzione alle aziende agricole attive nelle aree collinari, che vedono nell’erba medica una opportunità per rendere economicamente vantaggiosa la rotazione agraria.