Inaugurata sabato scorso una mostra inconsueta dal titolo “L’arca di Pinocchio”, esposta per la prima volta in uno spazio non museale. Sono 35 ritratti degli animali che incontrano Pinocchio nel corso delle sue avventure. L’artista Filippo Sassòli li ha disegnati proprio come li aveva descritti Collodi nella prima edizione della fiaba, nel 1883. Saranno esposti nella galleria AUGEO ART SPACE di Rimini fino al 6 luglio.

Il Ritorno Alle Origini Degli Animali Di Pinocchio

Una mostra affascinante che entra nel mondo della fiaba di Pinocchio e ci spinge a rovistare nel cassetto dei ricordi della nostra infanzia. Qual era il mio animale preferito? Il grillo parlante, la volpe, la balena? I 35 ritratti di animali dell’artista Filippo Sassòli sono frutto di una accurata ricerca che lo ha portato a proporli proprio come furono delineati nella prima edizione del volume “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino” (1883). Così ci accorgiamo che Collodi non ha mai abbigliato il grillo-parlante, la volpe e il gatto, i tre dottori.  Che il Can-barbone Medoro e i Can-mastini “Giandarmi” sono gli unici animali che lo scrittore abbia vestito, descrivendone il vestiario con precisione.  E che dire poi della “balena di Pinocchio” che invece proprio non c’è, ma è venuta a sostituire un Pesce-cane più grosso di un casamento di cinque piani? Le tavole di Sassòli ci fanno scoprire anche animali minori, privi di nome, che avevano il ruolo di comparse, come il merlo bianco, una lucciola, un pulcino o una bella marmottina. L’artista li ha disegnati a penna, con inchiostro nero, steso anche a pennello, più o meno diluito“Il mio Pinocchio è un noir. – afferma Sassòli – Prevalgono le oscurità, i notturni, le ombre profonde e la penombra. E poi qualche squarcio di luce, qualche volta. Con la scelta del bianco e nero a inseguire il disegnare dello scrittore, ho voluto anche sottolineare il ritorno alle origini.” Una grande opportunità per ammirare un artista sensibile, che con umiltà ha elaborato una tecnica sorprendente, idonea a tradurre in segno la poesia del testo.

I moderni spazi della galleria AUGEO ART SPACE accompagnano gli “animali di Sassòli” in un  gioco di contrasti e di luci che ne valorizzano la sapiente tecnica in bianco e nero. I visitatori avranno la possibilità di ammirare la mostra fino al prossimo 6 luglio. Un appuntamento da non perdere che, come sottolinea Sergio Antolini, fondatore di Augeo: E’ un grande privilegio per Augeo e per il territorio: questa straordinaria mostra è per la prima volta esposta in uno spazio non museale”. All’edizione riminese, infatti, farà seguito quella romana prevista per l’autunno, presso le sale del Museo dell’Istituto Centrale per la Grafica, alla Fontana di Trevi.