Coldiretti, Eni e BF spa hanno firmato un accordo di cooperazione per avviare in Africa un progetto agricolo di filiera. È stato uno dei temi centrali affrontati nella 18ma edizione del “Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione” che si è svolto a Cernobbio il 12 ottobre. Obiettivo: creare lavoro in Africa con progetti di diversificazione delle economie locali, attraverso tecniche di agricoltura sostenibile e avanzate a ridotto impatto sull’ecosistema.

Creare Lavoro In Africa

Quest’anno il Forum annuale, dedicato alle imprese agricole e agroalimentari, è stato teatro di un accordo importante che impegna Coldiretti, Eni e BF spa in un progetto di economia circolare in Africa.  Si tratta di promuovere un modello di sviluppo economico, con particolare riguardo al settore energetico, agricolo, agroalimentare e zootecnico, che favorisca il trasferimento di conoscenze e lo sviluppo di sistemi imprenditoriali, nel rispetto delle caratteristiche ambientali e culturali locali. 

Un modello in grado di sfruttare le potenzialità delle imprese familiari e sostenere i piccoli produttori del sud del mondo che – come ha sottolineato il Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini – sono “minacciati dalla distorsione nei sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti che favorisce l’accaparramento delle terre e provoca la fuga dalle campagne verso i Paesi più ricchi, dove spesso li attendono la sofferenza e l’emarginazione”. BF S.p.A., il più grande gruppo agro industriale italiano, quotato in borsa, metterà a disposizione la propria capacità di generare valore e qualificare i territori tramite le proprie aziende attive nel comparto sementiero, della tecnologia applicata, fino alla produzione di cibo di qualità, per la creazione di filiere integrate a elevato contenuto di innovazione e sostenibilità. L’Amministratore Delegato, Federico Vecchioni, ha dichiarato: “BF ha il dovere di contribuire con le sue competenze a far divenire l’Africa un grande laboratorio per la sostenibilità e l’innovazione applicata all’agricoltura. La creazione di moderne filiere agricole integrate, il trasferimento alle giovani generazioni del know – how  per una agricoltura sostenibile e innovativa sono tra gli obiettivi di BF S.p.A.”.

Nel corso del suo intervento l’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, si è soffermato sul modello di produzione energetica che Eni si prefigge di sviluppare nel solco della sostenibilità e della decarbonizzazione: “Si tratta di temi vitali per il pianeta, di sfide epocali, dove il nostro contributo diventerà ulteriormente significativo quando i principi qui applicati diventeranno principi di sistema”.​ Il primo progetto pilota sarà implementato in Ghana, prevede la realizzazione di un centro di formazione per lo sviluppo agricolo e di realtà imprenditoriali legate alle attività agricole. Agli studenti verrà assegnata un’indennità giornaliera per l’intero periodo di formazione, con obbligo di frequenza.

Il Sostegno Del Premier Giuseppe Conte

Nel suo intervento di inaugurazione del Forum Coldiretti, il premier Giuseppe Conte ha espresso parole di grande apprezzamento per il “Progetto Africa” al quale il Governo offre tutto l’appoggio possibile. Un progetto che nasce da un’iniziativa privata, ma che ha un risvolto strategico politico perché favorirà il matrimonio tra economia ed ecologia direttamente in Africa, allo scopo di ridurre quel divario sociale che da decenni caratterizza il nostro Pianeta. “Si deve promuovere la formazione in Africa, così che il personale abbia chiare prospettive occupazionali – ha detto il premier – È il metodo migliore anche per prevenire flussi migratori che potrebbero essere destabilizzanti nel lungo periodo”.

Nel discorso di Conte emerge tutto l’orgoglio per l’eccellenza del comparto agroalimentare che definisce un pilastro del Paese.  L’Italia – prosegue Conte – deve lavorare a una politica estera che, uscendo dai retaggi del passato, guardi all’Africa, a una terra di opportunità e responsabilità per entrambi le parti”. E conclude con un pensiero di speranza per un mondo a fame zero, affinché l’alimentazione e l’agricoltura del futuro possa produrre alimenti sicuri e nutrienti per tutti, preservando le risorse naturali. “È inaccettabile che ancora oggi – siamo nel 2019 – 820 milioni di persone soffrano la fame e molti di questi sono ancora concentrati in Africa”