Il team di Ricerca e Sviluppo OCRIM, in collaborazione con l’Università di Parma, ha trovato la soluzione per contrastare i fenomeni di cross-contaminazione e bloccare la propagazione di microorganismi all’interno dei plansifter. Il prodotto innovativo realizzato da OCRIM ha superato tutti i test ed è già stato sperimentato con successo da diversi clienti. Sono in corso ulteriori ricerche per utilizzare questa tecnologia anche in altre aree strategiche degli impianti di macinazione.

Farine Perfette Col Nuovo Sistema Antimicrobico

Si sa che l’impianto molitorio riceve cereali che possono contenere una serie di contaminazioni fisiche, chimiche e biologiche. Nel caso specifico delle contaminazioni biologiche troviamo anche microrganismi patogeni che sono naturalmente presenti nell’ambiente in cui i cereali vengono coltivati. Per ridurre ed eliminare questi microorganismi all’interno del molino ci sono diverse strategie, tra cui la riduzione delle cross-contaminazioni. Da tempo il team di Ricerca & Sviluppo OCRIM era al lavoro per mettere a punto un prodotto che fosse in grado di impedire le cross-contaminazioni tra diversi lotti di cereali, evitando la proliferazione dei microorganismi e, quindi, bloccando la formazione di nuove fonti di inoculo nel molino. La nuova tecnologia è stata sviluppata partendo dalla zona di setacciatura e applicata alla realizzazione di stacci prodotti con un composto antimicrobico che contrasta la formazione di muffe e batteri all’interno dei plansifter. Il problema era trovare un materiale che, oltre all’attività antimicrobica fosse anche compatibile con gli alimenti,  con un’ottima affidabilità meccanica e che consentisse a tutti gli impianti di poter aggiornare il proprio parco macchine. La soluzione è data da un materiale composito innovativo che “intrappola” al suo interno un ingrediente antimicrobico, col vantaggio che non viene rilasciato nella farina durante la stacciatura, mantenendo inalterate le caratteristiche dell’alimento, non si consuma nel tempo e quindi la sua efficacia si mantiene costante per tutto l’utilizzo degli stacci. Nel frattempo, dopo la risposta positiva dei clienti che hanno già sperimentato il nuovo prodotto, OCRIM e l’Università di Parma proseguono nell’attività di ricerca per applicare questa tecnologia anche in altre aree strategiche degli impianti di macinazione.

Superati Tutti I Test

Per garantire l’effetto antimicrobico di questo nuovo materiale sono stati effettuati test che certificano la sua attività antibatterica verso alcuni patogeni umani come Escherichia coli, Salmonella enteritidis e Staphylococcus aureus, (metodo AATCC 100 modificato). Sono stati eseguiti anche test ISO 16869: 2008 e ISO 846: 1997, per dimostrare il suo effetto fungistatico; e ISO 16869: 2008 e ISO 846: 1997 per essere sicuri che la sua attività fosse efficace anche nei confronti dei ceppi fungini di Aspergillus flavus, Fusarium graminearum e Penicilium verrucosum che, sviluppandosi nei plansifter potrebbero produrre micotossine e rilasciarle nelle farine. Gli stessi test ISO sono stati effettuati anche su legno multistrato, il materiale che viene tradizionalmente utilizzato per produrre gli stacci. Come mostrato nell’immagine (test microbiologico), i dischetti dei due materiali (legno sulla sinistra e nuovo materiale sulla destra) sono stati disposti su un substrato contenente microorganismi. Dopo due settimane sopra ed attorno al campione di legno sono cresciute colonie microbiche (punti neri nell’immagine di sinistra), mentre nel campione di materiale antimicrobico non si rileva alcun microorganismo.