Mancano pochi giorni (21 settembre) all’inaugurazione del Centro Direzionale e Produttivo di Santa Caterina (Cortona – AR). Sarà la nuova sede di Bonifiche Ferraresi, una delle 21 case coloniche Leopoldine che rientrano nel progetto di recupero, deciso dalla Società, per riportare in vita gli immobili-simbolo della Valdichiana. Il Centro comprende un innovativo laboratorio di ricerca e lavorazione di piante officinali.
A poco più di un anno dal lancio del “Progetto Toscana”, il piano di Bonifiche Ferraresi per la riorganizzazione agricola di 1600 ettari e il recupero architettonico delle 21 Leopoldine (vedi precedente articolo: http://ai-lati.it/2018/03/12/piu-valore-alla-valdichiana/#more-376), sta prendendo vita. Attualmente sono stati completati i lavori di restauro del Podere “I Granai” di Cortona. Ospiterà il nuovo Centro Direzionale e Produttivo di Santa Caterina che comprende, oltre agli uffici, alle aree meeting, a uno spazio di accoglienza e degustazione prodotti, anche un innovativo laboratorio di ricerca e lavorazione delle piante officinali. La cerimonia d’inaugurazione avrà luogo venerdì 21 settembre. Alle ore 11, dopo il taglio del nastro e i saluti dei Sindaci Francesca Basanieri (Comune di Cortona), Mario Agnelli (Comune di Castiglion Fiorentino), Juri Bettollini (Comune di Chiusi), del Presidente di BF S.p.A. (Rossella Locatelli) e dell’AD di OCRIM S.p.A. (Alberto Antolini), farà gli onori di casa Federico Vecchioni, AD di BF S.p.A. In programma gli interventi di Gianluca Lelli (Direttore Area Economica Coldiretti), Vittorio Moscatelli (AD IPI S.p.A.), Andrea Burchi (Regional Manager Centro Nord Unicredit), Paolo Tramonti (AD Biosline) ed Enrico Rossi (Presidente Regione Toscana). Gli ospiti potranno ammirare l’opera di recupero di questa Leopoldina, pregevole esempio architettonico del territorio agricolo della Valdichiana. Tra le soluzioni di restauro conservativo dell’immobile è significativa quella adottata per salvaguardare l’antico pavimento in mattonato con la posa di un pavimento sopraelevato in vetro. Un’ampia porzione dei 1.500 mq della nuova sede è riservata al laboratorio delle piante officinali, una produzione di Bonifiche, rigorosamente controllata, che comprende la coltivazione di specie esclusivamente italiane e il processo di essicazione a bassa temperatura per garantire una conservazione ottimale e la valorizzazione di aromi e benefici. Il risultato è un gusto corposo e armonioso, dal profumo inconfondibile di pianta appena raccolta, uno degli aspetti distintivi della linea di tisane di “Le Stagioni d’Italia”. La produzione e la distribuzione sono frutto di una stretta collaborazione tra Bonifiche Ferraresi e Biosline, azienda specializzata in integratori nutrizionali e cosmetici naturali che impiega materie prime estratte da piante officinali.
Quanto vale la filiera di Bonifiche Ferraresi?
Nel 2017, il valore della produzione di Bonifiche Ferraresi è cresciuto da € 18,3 milioni (anno 2016) a € 45.1 milioni. Un risultato reso possibile dalla politica di integrazione della filiera che, con l’acquisizione di S.I.S. S.p.A. (perfezionata a dicembre 2017), ha permesso al gruppo di realizzare un presidio sulla produzione del seme e il controllo totale sulla genetica del prodotto. Nello stesso periodo è stata ultimata anche la verticalizzazione della filiera nel comparto delle proteine vegetali con l’acquisizione, da parte di B.F. Agro-industriale S.p.A., del ramo d’azienda di Suba Alimentare S.r.l, favorendo lo sviluppo di nuove quote di mercato nella GDO. Il passaggio da un prodotto massivo a un prodotto di alto valore aggiunto ha permesso di conquistare un elevato livello qualitativo e di arrivare direttamente al consumatore con brand propri. Un successo confermato dai numeri: dai 3.7 milioni di euro di EBITDA (o MOL) nel 2016, si è passati ai 3.9 milioni (EBITDA ADJUSTED pari a 5 milioni di euro).