Sergio Antolini presenta il suo libro “Argonauta”: un’accurata analisi antropologico-culturale, che accompagna il lettore in un viaggio sinestetico che parte dal Grano e termina con il Pane. Sergio Antolini, presidente di Ocrim S.p.A. e amministratore delegato di Paglierani S.r.l., è un noto imprenditore italiano che ha fatto del grano la propria attività principale. Un uomo di cultura, attento a ogni forma di linguaggio artistico, la cui visione imprenditoriale e culturale è il motore che muove le sue imprese.

La Storia Del Grano In 4 Atti

Augeo Art  Space, luogo di eventi culturali di risonanza internazionale presenta: ARGONAUTA. Sergio Antolini alla scoperta del fil rouge storico, culturale, artistico, simbolico ed esoterico che si nasconde dietro il padre dell’alimento principe dell’Umanità intera: il frumento. Il libro ARGONAUTA si presenta come un progetto letterario e visivo di ampia portata e si articola in Quattro Atti, a ricordare una esperienza teatrale classica. Il cammino del grano viene presentato con cura attraverso gli aspetti biologici, i contesti storici, gli apporti simbolici e culturali, con intense esplorazioni esoteriche e rimandi a considerazioni di alchimia e astrologia. Un percorso che si snoda dagli albori dell’agricoltura ai giorni nostri, in particolare lungo il territorio italiano, tra le terre malatestiane e le regioni più fertili della penisola. Gli atti si modellano in un ritmico susseguirsi di racconti mitologici, cronache storiche, dimostrazioni scientifiche e biologiche in un racconto ricco di suggestioni alchemiche e ipotesi esoteriche. La storia del grano si interfaccia con quella dei mulini, delle farine e del pane, ma anche e soprattutto con quella dell’uomo, soggetto ed oggetto di una trasformazione evolutiva guidata dal cibo e dall’atto di cibarsi. Quando Dio creò il mondo, alla fine di ogni giornata, dice la Bibbia nella Genesi: “…e Dio vide che è cosa e bella “. La bellezza è quella che ci trafigge, che ci meraviglia, che ci incanta, che ci fa stare bene ed è proprio alla bellezza che viene dedicata l’opera.

Un Viaggio Evocativo 

E cosi l’autore, Sergio Antolini, ci racconta: “Questa volta, per me, un viaggio virtuale di immagini mentali, immagini non transitate a livello visivo, visioni intellettive accompagnate da opere scultoree, pittoriche e fotografiche”. Testi modulati, di tempi e pause, cosi come nella notazione musicale: la lettura è il tempo, la contemplazione delle opere il momento di silenzio, la pausa. Immagini e paesaggi sonori, realtà dove accadono eventi che cambiano nel tempo, grazie all’intervento dell’uomo, sottolineati da quelli che il vocabolario inglese chiama “soundmarks”, cioè i suoni caratteristici e significativi per la comunità che vive in quel luogo.

L’ Argonauta inizia il suo viaggio con il Grano e con il Pane il viaggio termina. Frumento e pane un binomio inscindibile, inseparabile, l’asse portante della cultura occidentale che racchiude il lavoro nei campi e la quotidianità domestica. Tutti sanno, per reminiscenze scolastiche, che il percorso nasce circa 10.000 anni fa con la domesticazione del grano nella Mezzaluna Fertile. In Mesopotamia, tra due fiumi, il Tigri e L’Eufrate, si evolve la civiltà con la coltivazione al posto della caccia, l’incremento demografico, la ricerca spasmodica di nuove campagne dove coltivare il cereale per sfamare la popolazione, l’urbanizzazione, le ondate migratorie da Est a Ovest e da Sud a Nord, l’inizio del commercio in un passaggio dalla preistoria alla storia. Solo qualche secolo e dal Grano al Pane il passo è breve con il primo miracolo tecnologico del Neolitico: il lievito, la fermentazione dell’impasto di acqua e farina.

Tra Mitologia e Realtà

Nell’Arte e nella Letteratura il simbolo del frumento porta linguaggi nuovi: è il pane che spezza per sempre le pretese di immortalità di Gilgamesh, il leggendario eroe sumero, per due terzi dio e per un terzo uomo; coltivare la terra è per Omero la misura della separazione tra la civiltà e la bestialità, tra l’uomo e il ciclope, tra Ulisse e Nessuno, colui che abita le terre dove gli uomini non sono mangiatori di pane perché i Ciclopi “si cibano solo di latte e formaggio” e allevano, ma non coltivano.  E anche ai giorni nostri la letteratura contemporanea scandisce l’universalità del Grano e del Pane: “…coltiveremo a grano la terra e i pianeti per produrre il pane non per un uomo, ma per tutti”, racconta Pablo Neruda. “Dopo 10.000 anni Grano e Pane sono ancora nei nostri campi e sulle nostre tavole, anche se spazi, tempi e metodi si sono enormemente stravolti.”

Contributi E Suggestioni Di Un Progetto Multisensoriale

Ad accompagnare il testo, le opere artistiche di una ricercata selezione di autori internazionali tra cui Blanco, Conti, Ferrario, Frisoni, Giovagnoli, La Motta, Manfroni, Ravaioli, Sassoli, Schnabel, atte a creare rimandi e suggestioni. Inoltre, per gentile concessione della famiglia Guerra compare nel libro anche un disegno del poeta e sceneggiatore romagnolo Tonino, illustre conterraneo amico dell’autore. Il volume, prodotto in edizione limitata, mostra una veste grafica accurata e sofisticata. La scelta di carte di particolare pregio, dai toni materici spiccati ha voluto evidenziare la cura di un progetto di forte impatto visivo e tattile, a contenitore di un testo letterario che trova nell’espressione artistica l’adatto sottofondo per esprimere appieno la propria identità.

Esperienza non esclusivamente letteraria, ma multisensoriale, un progetto che sollecita emozioni definite, suggerite al tatto e alla vista. Fondamentale ed imprescindibile la collaborazione con lo stampatore Pazzini che con impeccabile maestría ha nobilitato il libro applicando tecniche elaboratissime. Un testo eclettico quindi, come la personalità dell’autore, imprenditore fortemente legato al territorio di nascita, la Romagna, attivo nel settore meccatronico nella costruzione di impianti molitori e particolarmente attento al settore agricolo, con la coltivazione di cereali, riso e piante officinali.