L’estro e la genialità di Mario Sironi in mostra all’AUGEO ART SPACE di Rimini. In occasione della Biennale del disegno 2018 è stata inaugurata, lo scorso 21 aprile, una significativa retrospettiva del grande artista sardo, uno dei personaggi più eccentrici, creativi e affascinanti del secolo scorso. Insieme a Umberto Boccioni e Fortunato Depero diffuse il futurismo italiano su scala europea. La mostra “Sironi e il contemporaneo” resterà aperta fino al 2 giugno.

Un Simbolo del Novecento

La grande pittura approda a Rimini con un omaggio al Maestro simbolo del Novecento italiano.  Mario Sironi (Sassari, 12 maggio 1885 – Milano, 13 agosto 1961),  pittore, scultore, architetto, illustratore, scenografo e grafico, è stato uno dei più eclettici esponenti dell’arte italiana. La sua complessa personalità artistica lo vide protagonista, insieme a Boccioni e Depero, del movimento Futurista, successivamente fu catturato dalle suggestioni della Metafisica e, infine, abbandonò la pittura da cavalletto per dedicarsi alla grande decorazione della pittura murale. La retrospettiva “Sironi e il contemporaneo”, inaugurata il 21 aprile scorso presso AUGEO ART SPACE, racconta il cammino artistico del malinconico Maestro attraverso 44 opere, bozzetti, studi, matite, tempere e riviste che ricostruiscono la sua complessa e variegata attività. Un’occasione unica per conoscere meglio un artista che seppe uscire dai cliché stilistici e che, sino all’ultimo, studiò nuove forme espressive per la propria ricerca. Un genio a cui la sorte non ha dato il giusto riconoscimento ma che ha, tra le pagine della storia dell’arte, una posizione di assoluto rilievo. Ai capolavori di Sironi sono affiancati i lavori di quattordici artisti contemporanei, che hanno prescelto ciascuno un’opera del Maestro alla quale ispirarsi per una propria interpretazione: Stefano Cecchini, Davide Frisoni, Luca Giovagnoli, Giovanni Lombardini, Filippo Manfroni, Stefano Ronci e Francesco Zavatta, Angelo Borgese, Mauro Pipani, Enrico Pambianchi, Massimo Pulini, Martinovic Svetislav Luigi Zino, Kiril Cholakov. Le opere di Mario Sironi provengono dalla collezione della Galleria Cinquantasei di Bologna; la mostra, promossa da AUGEO, ANGOLO DELLA CORNICE e CARTELLO RIMINI, resterà aperta fino al 2 giugno.

Picasso Aveva Capito La Sua Genialità

Era il 1937, Picasso partecipava all’Esposizione Universale di Parigi col suo famosissimo Guernica. Accanto era esposto un grande mosaico di Sironi,L’Italia corporativa” e, quando Picasso la vide, ne fu entusiasta: «Avete un grande artistadisseforse il più grande del momento e non ve ne rendete conto». Ci aveva messo in guardia, ma ci sono voluti più di cinquant’anni e un attento lavoro di revisione critica per riabilitare Sironi e comprendere che è stato, e continua ad essere, un grande maestro di statura europea, sempre poco considerato in Italia a causa del suo percorso artistico influenzato dal regime fascista al quale aderì.