Così come per gli impianti molitori, le installazioni del fine linea per il confezionamento e la pallettizzazione dei prodotti sono caratterizzati da un approccio taylor made e stanno riscuotendo grande interesse, concretizzandosi in importanti commesse all’estero e in Italia.

La vocazione di Ocrim per l’Italian Made genera continui successi e premia la costanza, l’impegno e la passione di una strategia orientata sempre più alla tecnologia, all’innovazione e alla sostenibilità di un processo produttivo realizzato interamente in Italia. Uno degli ultimi traguardi riguarda la logistica del molino, cioè il confezionamento e la pallettizzazione del prodotto. È la fase finale della lavorazione, un tassello che mancava nella filiera Ocrim e che è stato integrato in Ocrim con l’acquisizione di FBC di Medesano (Parma-Italy). Si tratta di una storica azienda italiana che dal 1980 si occupa di progettazione e realizzazione di impianti di fine linea, specializzata nella palletizzazione e nel confezionamento di sacchi, fardelli e altri imballaggi. Al suo attivo oltre 1.600 installazioni meccaniche o robotizzate, realizzate in tutto il mondo, in diversi ambiti produttivi: molitorio, chimico, inerti, materie plastiche, ecc. 

La collaborazione con Ocrim si è concretizzata nel 2017 attraverso la creazione di una business unit che ha lo scopo di offrire ai clienti anche il passaggio finale del processo produttivo. In poco più di tre anni sono state evase, mediamente, fino a tre commesse al mese, grazie alla competenza ingegneristica e alla lunga esperienza di FBC nel risolvere, chiavi in mano, le problematiche di palettizzazione ed avvolgitura del pallet. Il fine linea è un passaggio cruciale nell’organizzazione logistica: per evitare perdite di efficienza è necessario progettare per ogni singola azienda soluzioni taylor made e flessibili, adeguate alla linea esistente e al tipo di lavorazione trattata, come testimoniano le recenti e importanti installazioni di fine linea studiate per i clienti Molinos de Costa Rica e Harinero Sula. Quest’ultimo presentava una situazione molto complessa: l’installazione del robot risultava ostica a causa delle caratteristiche del prodotto (buste di farina impalpabili), ma, dopo un accurato ed elaborato studio, i tecnici di OCRIM/FBC hanno trovato la soluzione progettando un sistema di presa specifico.  

 

Il Molino Pasini Ha Scelto Ocrim

Roberto Cagna, responsabile del settore di fine linea OCRIM/FBC, in un’intervista ha spiegato come avviene il processo di personalizzazione di un impianto di fine linea prendendo come riferimento una commessa recente: la progettazione di un impianto a pallettizzazione robotizzata per fardelli da 1 e da ½ kg di farine e miscele per la panificazione. Si tratta del Molino Pasini, un’importante azienda molitoria di Cesole (Mantova).  

L’impianto in sé è di tipo standard, ma il contesto e le esigenze del cliente richiedono una progettazione specifica affinché l’impianto di fine linea possa inserirsi in linee già esistenti ed essere gestito in maniera efficiente. Inoltre, su richiesta del cliente, il sistema di presa del robot e relativo software di automazione è stato progettato anche per manipolare in automatico falde intercalari in carta, inserendole sul pallet vuoto e tra uno strato e l’altro dei fardelli, sia per evitare che si danneggi il prodotto, sia per stabilizzare il carico. Il Molino Pasini non si limita a rispondere alla esigenze di oggi, ma guarda al futuro predisponendo, grazie ad OCRIM/FBC, un sistema “aperto” nell’eventualità di potenziare l’impianto con benefici sia in termini di produzione, sia economici.