“Mama Sofia” è l’associazione benefica, nata in Congo, con l’obiettivo di prendersi cura delle ragazze madri e dei bimbi di strada che vivono da emarginati in condizioni insostenibili. La presidente, Zakia Seddiki Attanasio, moglie dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, è stata invitata e accolta presso la nostra sede. Alberto Antolini ha espresso il suo profondo apprezzamento per questa difficile missione umanitaria, offrendo un contributo concreto e la propria personale disponibilità alla realizzazione di nuovi progetti.
È proprio vero che ci sono incontri che creano valore umano e scaldano il cuore. Questo è uno di quelli. Lo scorso 27 aprile abbiamo avuto il piacere di conoscere e ospitare Zakia Seddiki Attanasio, fondatrice e presidente dell’associazione benefica “Mama Sofia”. Nata prima a Kinshasa (Repubblica democratica del Congo) e poi istituita recentemente in Italia, “Mama Sofia” si pone come obiettivo quello di migliorare la vita alle ragazze madri e ai bambini di strada in difficoltà. Parlare con Zakia, moglie di Luca Attanasio – l’ambasciatore italiano nella Repubblica democratica del Congo, ucciso un anno fa in seguito ad un attacco armato mentre era in missione, e presidente onorario dell’organizzazione– della sua esperienza in Congo ti apre gli occhi su una situazione che ti sembra paradossalmente impossibile: vedere bambini di tre anni, per esempio, che vivono per strada abbandonati a se stessi. Nonostante il grande dolore, Zakia è determinata a portare avanti come fondatrice e presidente le diverse iniziative promosse da “Mama Sofia” per proteggere i bambini che vivono in queste realtà. Non solo, portare avanti il percorso intrapreso da Luca: unire le forze delle istituzioni con il terzo settore e le imprese italiane per creare progetti concreti. Ocrim oggi appoggia “Mama Sofia” con una donazione ed è disponibile per progetti futuri.