Lo scorso 11 aprile, al Cinema Fulgor di Rimini, Amarcord è tornato ad emozionare una platea di 200 spettatori. La proiezione della versione restaurata è stata sponsorizzata anche dal Pastificio GHIGI che ha voluto rendere omaggio al cineasta riminese, sostenendo un evento in perfetto stile felliniano, ricco di poesia, personaggi stravaganti e…buon Sangiovese.
Un Capolavoro Restaurato
C’era grande attesa a Rimini per la proiezione del celebre Amarcord, il capolavoro di Federico Fellini. L’11 aprile scorso tutta la città ha partecipato simbolicamente all’evento, una ventata di aria felliniana che ha invaso le vie del centro storico. Turisti e cittadini si sono accalcati davanti al Cinema Fulgor. Nel foyer il pubblico è stato accolto da Gradisca, dalla Saraghina, dallo Sceicco Bianco, dalla Tabaccaia e da altri attori della Filodrammatica “Lele Marini” che hanno interpretato i principali personaggi del film, offrendo piadina con la porchetta e Sangiovese. Il Cinema Fulgor, tornato all’antico splendore dopo il recente restauro (vedi post http://ai-lati.it/2018/03/05/buon-compleanno-federico/), era gremito e tutto esaurito; i biglietti sono stati “bruciati” nel giro di pochi giorni. Per i riminesi assistere allo spettacolo in questo teatro, immortalato più volte nelle opere del Maestro, è stato come entrare nella trama del film, farne parte e vivere in prima persona quel piccolo mondo immaturo e conformista raccontato da Fellini. Amarcord, che vinse il premio Oscar come miglior film straniero del 1975, è una pellicola iconica, uno spaccato storico e sociale, il capolavoro di un maestro indiscusso ma anche un’esperienza emotiva che il cineasta riminese riesce a comunicare allo spettatore attraverso lo sguardo. In un primo tempo il film avrebbe dovuto intitolarsi “É Bourg” (il borgo) poi Fellini decise per Amarcord. “Amarcord è una paroletta bizzarra, un carillon, una capriola fonetica, un suono cabalistico, la marca di un aperitivo… – diceva – …se si uniscono amare, core, ricordare e amaro, si arriva a Amarcord”.
L’Omaggio Di Ghigi
Un atto dovuto quello del Pastificio GHIGI e, prima ancora, di PAGLIERANI. Sponsorizzare un evento come questo per realtà imprenditoriali così radicate nel territorio, significa riconoscersi nel ruolo di testimoni culturali e di aggregatori sociali. GHIGI 1870 S.p.A., nonostante la sua dimensione internazionale, è conosciuto dalla gente come il pastificio storico (dal 1870) dell’entroterra romagnolo ed è ben consapevole del legame e del rapporto di scambio che ha con questo territorio. La scelta di partecipare, con altre realtà locali, alla sponsorizzazione della proiezione restaurata di Amarcord, non è solo un mero omaggio a un grande personaggio riminese, ma un segno di rispetto per i valori e la cultura di una comunità di cui è parte integrante.